KASTEL – (…) Danni materiali minimi grazie all’intervento di una volante. La polizia presume un fatto con motivazioni politici.
(…) la facciata fu imbrattata con parole turche rosse, verdi e gialle, i colori dei curdi, parole che tra l’altro si riferivano all’organizzazione PKK, classificata come terrorista (…).
Le circostanze connettono l’incendio doloso con l’ingresso dell’esercito turco nel territorio curdo attorno alla città di Afrin, dopo di che in Germania si susseguirono le proteste di curdi. Così fine marzo a Kassel vari autori tentarono di dare fuoco all’edificio della moschea del centro culturale turco-islamico locale. S’aggiunge, nel caso dell’attentato di Wiesbaden, un altra coincidenza temporale – il 4 aprile è l’anniversario del dirigente curdo Abdullah Öcalan, chiamato „Apo“. In Turchia nel 1999 Öcalan fu condannato a morte e nel 2002 la condanna fu commutata nell’ergastolo.
Fonte: Wiesbadener Kurier, trad. mc