Dresda (Dresden), 16. März 2016
Ne abbiamo le tasche piene. In pieno girno qui stupra una donna. Un uomo la schiaccia su di una panca, la tira nei cespugli e la stupra. La gente passa e non fa nulla. Anche ora non si vede cosa è successo. Cambierà. Su questa panca nessunx si siederà più comodamente.
Il 27/02/2016 ce stato questo stupro in piazza Albert a Dresda. Non interessa a nessunx che qui il malfattore era una Sassone bianco. Ma tali eventi sono scandalizzati allorchè come a Colonia alcuni malfattori sono dei profughi.
I sessisti e razzisti tedeschi si preoccupano solo se si tratta delle donne presuntamente „proprie“. Corpi proprietà dello Stato che devono essere protteti dagli „Altri“. Piss off!Questo stupro non è un caso singolo, ma solo la punta dell’iceberg:
Una donna su otto in Germania durante la sua vita diventa vittima di uno stupro.
Ma anche persone d’altri generi ne sono vittime, ma in generale sono gli uomini contro le donne. Questa forma di violenza è favorita dai rapporti patriarcali tra i generi, predominanti nella nostra società.Pochissimi degli stupri sono denunciati. Da un lato perchè le donne spesso non sono credute, si affibbia la colpa a loro stesse, aosicchè passare per la polizia e la giustizia significa la gogna. Inoltre quasi nessun stupro si svolge, come questo, nello spazio pubblico. „L’uomo straniero nei cespugli“ è purtroppo un mito indistruttibile. Il 90% di tutti gli stupri si svolgono in famiglia, nei matrimoni, nelle relazioni e nell’ambito più intimo.
Questa panca è perciò solo la punta pubblica dell’iceberg che si chiama stato normale patriarcale, la cui forma di violenza la rendiamo così visibile.
Che attacchiamo in solidarità con tuttx che sono vittima dalla violenza sessualizzata.
Uniamoci e spacchiamo l’iceberg!Sentirete la nostra rabbia finchè ogni persona potrà muoversi libera e sicura.
Filiz, Natasha, Alex, Malenga, Ceyda, Flori
Fonte: Linksunten