Amburgo (Hamburg), 30 novembre 2018
Solidarietà con le lotte contro il vertice G20 a Buenos Aires
-make life hell for the delegates of the G20-
Il 30/11/2018, il primo giorno del vertice G20 a Buenos Aires, abbiamo lanciato della vernice alla casa ad Amburgo nella Schillerstraße 26, dove abita il ministro delle finanze e vice cancelliere tedesco Olaf Scholz, e bruciacchiato il container di polizia parcheggiato davanti casa e così dato un segnale di fumo. Abbiamo impiegato i nostri mezzi in modo responsabile e mirato.
Scholz, uno dei precursori e difensori dell’agenda 2010, uno di coloro che battevano il ritmo dell’attacco sociale nei decenni passati, elargirà di sicuro consigli ai suoi ospiti argentini di come si può risolvere la crisi attuale sulla pelle di chi lavora ed è precarix. La politica del risparmio del governo argentino, i programmi d’austerità accordati con il FMI potrebbero essere molto graditi a Scholz e confermare le sue instancabili ciance di una politica del „esigere e promuovere“.L’Argentina quest’anno subiva dei drastici aumenti del prezzo del gas, della luce e dell’acqua, a Buenos Aires i prezzi per i trasporti pubblici sono raddoppiati, il settore della formazione è colpito da enormi tagli, la quota di povertà è salita ad assai oltre il 30%.
Grote, il senatore degli interni di Amburgo e responsabile per gli interventi di polizia durante il G20 del 2017 ad Amburgo, in ottobre era a Buenos Aires e spiegava ax rappresentanti del governo i concetti di sicurezza per il vertice G20. Grote diede il consiglio di ampliare la sorveglianza video e di preparare una persecuzione penale con foto e video, cioè la cosiddetta “ricerca pubblica” come qui ad Amburgo.Per la sicurezza repressiva del vertice sono introdotti nuovi tipi di reato collegati alle manifestazioni e s’investono tanti milioni di dollari per degli elicotteri e un sistema antimissile.
Ad Amburgo malgrado il disastroso concetto di sicurezza è successo quel che è successo in tanti luoghi ove ci fu il vertice:
Il riarmo repressivo deve andare oltre il vertice e diventare normalità. Così la ricerca pubblica, la gogna e l’incitazione a denunciare è già stata applicata per delle normali partite di calcio.Ma in un modo o nell’altro se permette una perdita del controllo tanto evidente non possiamo che augurare alla gente di Buenos Aires un concetto della sicurezza come quello di Amburgo. Dopo tanti processi, tante perquisizioni domiciliari e tanti arresti, la repressione dopo il vertice non è ancora finita. Auguriamo tanta forza a chi è in galera, nei prossimi mesi è in tribunale o è perseguitatx. Non lasciamolx solx!
Solidarietà con chi lotta contro il potere a Buenos Aires.
Solidarietà con lx anarchicx feritx e arrestatx il 14/11 a Buenos Aires.
Scholz ha preso un’ulteriore casa a Potsdam insieme alla sua coniuge che è ministra per la formazione a Brandenburgo. Se i suoi affari lo portano ad Amburgo ama ricorrere alla sua casa dei tempi da sindaco di Amburgo situata nella Schillerstraße ad Altona, poiché Amburgo rimarrebbe la sua patria, come sottolinea. La casa è quasi sempre vuota e questo in tempi di mancanza di case ad Amburgo è un oltraggio.
Abbiamo chiarito: Scholz, fuori dai piedi!
Speriamo che il nostro segnale di fumo sia arrivato a Buenos Aires e non vediamo l’ora di sentire le risposte.
È ora per la rivolta delle persone piene di rabbia!
Che il vertice G20 a Buenos Aires sia un passo verso la fine del vecchio mondo!
Fonte: Indymedia, trad. mc