Berlino (Berlin), 18 dicembre 2018
Nella notte dal 17/12 al 18/12 marcati con la vernice gli uffici della ditta d’amministrazione della casa „Dr.House“ e di rent24.
Ambo le imprese partecipano massicciamente alla cacciata di spazi liberi e rappresentano esemplarmente una città dei ricchi.
rent24 è una ditta che affitta locali nello stesso stabile di Potse/Drugstore e ora vorrebbe fare un „co-living space“ anche dal centro giovanile autogestito. Per arrivarci, rent24 in passato ha ripetutamente sguinzagliato degli agenti della sicurezza e gli sbirri contro il Potse/Drugstore.
La ditta d’amministrazione della casa „Dr.House“ è parte del gruppo d’imprese Padovicz, che è anche il proprietario del pure progetto casa Liebig34, pure minacciato. Padovicz è noto già dagli anni ’90 per la sua spietata aspirazione al profitto. Così dex inquilinx raccontano di condotte del gas segate, di chiusure dell’acqua calda e tante di altre vessazioni per spingerlx di andarsene “volontariamente”. „Dr.House“ è la ditta che contro lx inquilinx applica la politica disumana del gruppo d’imprese Padovicz.In tempi dove le posizioni di destra e antifemministe fanno sempre di più proseliti e lo spazio casa è reso accessibile a sempre meno persone, i luoghi autogestiti e non commerciali sono incredibilmente importanti. Poiché luoghi dove la gente può incontrarsi ad altezza occhi e sviluppare delle prospettive comuni.
La politica berlinese non solo permette che si cacci questi progetti ma sostiene Padovicz & co. con dei programmi d’investimento e fondi per lo sviluppo. In uno Stato capitalista con un ordine di proprietà protetto dalla costituzione è una cosa normale.
Una normalità che ci spacciano come senza alternative e che vuole rendere individualizzate e invisibili le ingiustizie della gentrificazione. Marcando chi profitta sono strappatx da quest’anonimato. Si dimostra loro che il loro agire non rimane senza risposta.
Per conquistare una città solidale dal basso, ci vuole una prassi variopinta e radicale.
Fonte: Indymedia, trad mc.