Lipsia (Leipzig), 18 dicembre 2017
Per l’odierna ‘giornata internazionale contro la guerra ax profughx’ abbiamo attaccato l’ufficio stranieri a Lipsia come simbolo per il razzismo strutturale contro migranti. Abbiamo abbellito la facciata e lasciato alcune ammaccature ai vetri.
La Libia serve da usciera all’EU. Con degli accordi bilaterali il regime in loco ha ottenuto delle donazioni per impedire la migrazione verso l’Europa: cifre cospicue, materiali e contratti per la formazione della polizia e dei militari in scambio allo spostamento di fatto nel Nordafrica dei confini esterni europei. La schiavizzazione, lo stupro, la tortura, la tratta degli schiavi e gli assassinii, per esempio da parte della guardia costiera libica, sono tacitamente approvati e in parte attivamente sostenuti.
Attenendoci a una dichiarazione della Black Community Deutschland (Berlino, 25 novembre 2017) vogliamo affermare ed esigere:
-Condanniamo con il massimo rigore la schiavizzazione, lo stupro, l’omicidio, la tortura, la tratta degli schiavi e l’imprigionamento di migranti.
-Visto che agiscono su ordine dell’EU che nel quadro della propria politica razzista d’isolamento paga milioni ai governi e alle milizie nordafricane affinché impediscano ax profughx africanx di venire in Europa, gli Stati NATO ed EU come la repubblica federale tedesca, la Francia, l’Italia e l’Inghilterra sono causa e complici della schiavizzazione delle persone in Libia.
-Chiediamo l’eliminazione dei meccanismi razzisti di isolamento e d’intimidazione contro lx profughx e migranti sia a livello EU (come Frontex, l’accordo di Dublino, ecc.) sia nei rispettivi paesi EU.
-Qui si deve sottolineare che ogni forma attuale di schiavizzazione di gente di colore ricordano che la supremazia bianca ed egemonia occidentale si basa sul genocidio, sulla deportazione e schiavizzazione e sulle strutture coloniali e che i paesi occidentali non hanno ancora rivisto criticamente questa storia criminale. Ecco perché incitiamo i paesi occidentali ad assumersi la responsabilità del riconoscimento dei propri crimini contro la gente di colore africana e di tutto il mondo e del pagamento delle riparazioni e di risarcimento.
-Ci dichiariamo solidali con il miglioramento, l’intensificazione e l’accelerazione della lotta di liberazione totale e completa dell’Africa. Che deve succedere ad ogni livello: politico, economico, militare, istituzionale, culturale, scientifico, tecnologico, religioso, spirituale, ecc. Per questo dobbiamo uscire subito dai trattati, dalle strutture ed istituzioni bilaterali che ci mantengono prigionierx e ci consegnano irrimediabilmente ai nostri sfruttatori, schiavisti, stupratori ed oppressori.
La dichiarazione l’abbiamo in parte leggermente cambiata ed accorciata in alcune parti.
Originale: http://thevoiceforum.org/node/4420
Freedom of Movement!
Fonte: Indymedia, trad. mc