Weil am Rhein, 4 settembre 2017
Nella notte a lunedì scorso a Weil am Rhein in Germania e a pochi chilometri da Basilea, ignoti incendiarono una gru da costruzione dell’impresa edile svizzera Implenia causando un danno di 20 000 Euro. Non è l’attentato per se che stupisce ma il fatto che si tratta del terzo attentato del genere entro 24 ore e tutti e tre in un’area molto ridotta: Praticamente alla stessa ora nel quartiere di Basilea St. Johann bruciava un’utilitaria e solo 24 ore prima lo stesso succedeva poche strade più in là.
Secondo la formula standard della procura si supporrebbe l’incendio doloso – ma c’è di più: Da primavera, Basilea si vede confrontata con una serie di attentati di matrice d’estrema sinistra. Nelle relative pagine internet, autori radicali rivendicano circa una dozzina di attentati incendiari con la vernice e simili, contestualizzandoli con la costruzione, politicamente in pratica indiscussa, della nuova prigione nel Bässlergut. Dove già oggi c’è una prigione per le espulsioni. Obiettivi degli attacchi sarebbero delle ditte e altri “profittatori” della costruzione del carcere. Anche se la maggior parte dei fatti fu registrata a Basilea, si registrarono alcuni casi anche nell’area di Zurigo.
Quasi in chiaro gli attori incitano alla violenza su internet ed annunciano un “autunno” caldo. Nei relativi media pubblici si trova una lista con dozzine di nomi e “indirizzi delle ditte e delle persone scelte” che sarebbero coinvolte nel progetto edile. Questi si arricchirebbero con la miseria dei poveri e degli esclusi”, si legge – e alla fine: “Sappiamo tutti cosa fare”. Anche l’architetto della nuova costruzione, il capo progetto competente nel dipartimento di polizia e altri partecipanti sono indicati con nome e indirizzo privato – con le relative conseguenze: Davanti alla casa del direttore di polizia e giustizia di Basilea, Baschi Dürr (partito liberal-democratico), che figura pure sulla lista, a maggio bruciava totalmente un’auto di una delle ditte coinvolte nella costruzione.
Da tanto tempo i servizi segreti federali (NDB) sono in contatto con le autorità basilesi. Gli eventi s’inseriscono senza soluzione di continuità nella attuale valutazione della situazione per cui la violenza di sinistra estrema si rivolgerebbe spesso contro la cosiddetta macchina per le espulsioni. Anche lo psicologo ed esperto d’estremismo, un fuoriuscito dall’ambito di sinistra estrema, riconosce nella serie basilese uno schema e un’ideologia specifica per cui il cd “conflitto Nord-Sud” giustificherebbe addirittura dei reati.Infatti la violenza verrebbe chiaramente più spesso da sinistra che da destra. Nel 2016 i servizi NDB contarono 113 eventi nell’ambito dell’estrema sinistra violenta e solo 23 nell’ambito dell’estrema destra violenta. Il direttore di polizia Dürr afferma nel contempo che nelle manifestazioni d’estrema sinistra la violenza contro la polizia non sarebbe solo accettata ma cercata in modo mirato. NDB parla di un impiego massiccio della violenza senza indietreggiare davanti ai danni alla persona. Inoltre, l’ambito è ben collegato in rete a livello internazionale: Così le rivendicazioni di Basilea apparvero anche nella pagina d’estrema sinistra “linksunten.indymedia.org”, nel frattempo chiusa dalle autorità tedesche.
Le autorità basilesi prendono il problema assolutamente sul serio. Nel frattempo la sicurezza del cantiere è elevata e si raccomanda alle ditte colpite di togliere, se possibile, i loro logo dalle vetture. La procura del cantone di Basilea ha già aperto alcuni procedimenti in questione.
Nel frattempo gli autori continuano a minacciare in puro stile da racket mafioso: “Tutte le ditte possono ritirarsi in ogni momento dall’incarico, allorché non sarebbero più un obiettivo”.
Fonte: NZZ, trad. mc