Brema (Bremen), 24 febbraio 2016
Chiudere „Rückkehrhilfe“ della AWO! – Tuttx rimangono“ Questa notte abbiamo marchiato la cosiddetta „Rückkehrhilfe“ della AWO con del colore. È parte portante del regime d’isolamento e di espulsione a Brema. Mentre il governo Merkel accelera l’isolamento del continente, lo Stato opera per la riduzione della gente in fuga per il mercato del lavoro tedesco e la selezione sprezzante dell’umanità tra coloro che sono ritenutx sfruttabili e altrx che si devono levare di torno prima possibile.
Lx nuovx arrivatx devono imparare che possono parlare di fortuna se ce la fanno arrivare fino a qui, cioè in nuovo rapporto di sfruttamento, poiché significa che negli occhi della autorità stranierx e dell’agenzia federale per il lavoro secondo le oro condizioni fisiche e mentali sono adattx all’usufrutto da parte dei campionati mondiali dell’economia di esportazione. Chi cerca qualcos’altro che lavoro duro e malpagato (per es. Protezione, gioia oppure libertà) deve essere „ricondotto“ sulla via più veloce e breve possibile.
Per mascherare questa practica selettiva prezzante dell’umanitá, l’apparato anseatico sotto il suo ministro degli interni Mäurer punta sulla cosiddetta „linea di Brema“: profughx inutili devono essere isolatx nei lager e messx sotto pressione finché si decidono di andarsene „spontaneamente“. Il sabotaggio coordinato dallo Stato del libero sviluppo delle persone porta le persone nella braccia della „Rückkehrhilfe“, dopo aver viaggiato per settimane, mesi e anni per arrivare a Brema e dopo spesso essere tenutx nella piú nera insicurezza per altre settimane, altri mesi e altri anni in una situazione di dipendenza dalle autoritá. Dove tantx si vedono, visto la violenza delle condizioni in questa totale assenza di diritti, costrettx a scambiare il loro sogno di una vitamigliore dall’altro lato del confine con 300 Euro e un ticket aereo. L’interazione tra miseria calcolata e isolamento nei lager, l’insicurezza permanente, la pressione quotidiana dell’autorità stranieri e della cosiddetta „Rückkehrhilfe“ è costrizione. Ecco dove AWO e autorità stranieri collaborano in modo eccezionale. L’autorità stranieri termina formalmente il soggiorno delle persone colpite e poi le invia alla AWO per farsi consigliare sul loro ritorno, dove poi si dovrebbe preparare tutto per un „espatrio spontaneo“.Il concetto „espatrio spontaneo“ non è altro che cinismo sprezzante l’umanità e rammenta la neolingua orwelliana.
Raccomandiamo alla AWO di chiudere immediatamente la „Rückkehrhilfe“ e di posizionarsi secondo i valori base proclamati dalla stessa organizzazione: „Libertà, Solidarietà, Uguaglianza e Giustizia“.
La nostra linea di Brema è un’altra: Diritto a rimanere per tuttx! We are here and we will fight – Freedom of Movement is everybody`s right!
Fonte: Linksunten