Magdeburgo (Magdeburg), 1 novembre 2015
La notte scorsa a Magdeburgo bruciò un furgoncino della ditta costruttrice d’impalcature „Bever“ perchè c’abbiamo pensato noi. Questa ditta appartiene alla famiglia „von Beverfoerde“ il cui familiare più noto è la freifrau Hedwig von Beverfoerde. È la più importante organizzatrice, iscrittrice e faccia politica del movimento di massa omofobico che si presenta con il marchio di „demo per tutti“.
Sulle strade della repubblica federale, la „demo per tutti“, dopo PEGIDA, è attualmente il secondo ma meno noto serbatoio d’aggregazione della feccia reazionaria. Mentre la canaglia razzista a Dresda gode dell’indivisa attenzione del paesaggio mediatico della RFT, nella sua scia con la „demo per tutti“ si sta sviluppando un problema di calibro simile e dopo i tentativi a Hannover e propaggini, a Monaco e Colonia, il movimento sembra aver trovato un punto di forza a Stoccarda.
Anche se a Stoccarda la „demo per tutti“ tende piuttosto a sostenere la AfD e la CDU nelle elezioni parlamentari del Land, il movimento piccolo borghese non ha perduto nulla della sua forza esplosiva e pericolosità. Non sono solo le notizie sui sempre più di mille partecipanti che evidenziano le analogie con il movimento razzista di Dresda e d’altre città tedesche ma anche il fatto che sono ambedue emerse cavalcando la constante crisi capitalista del sistema. E con il metodo perfetto del divide et impera rinfocolano le strategie di risoluzione della crisi di tipo borghese-reazionario, contenendo il malcontento nell’ambito dell’ordine.Inoltre, la von Beverfoerde e compagnx di lotta gestiscono una rete europea di forze di destra. I loro esempi sono le mobilitazioni equiparabile in Francia ed in Italia che videro la pertecipazione di centinaia di migliaia di persone, un quadro che ha in mente anche la von Beverfoerde. Prima che si realizzi urge che ci occupiamo della mobilitazione reazionaria ad un altro livello. Ci è chiaro che la famiglia von Beverfoerde sarà risarcita in gran parte dall’assicurazione e non si tratta di questo. Nemmeno c’illudiamo di poter fermare le mobilitazione reazionarie solo con questo attacco. Ma può essere un inizio per, in futuro, affrontare questa canaglia di destra di nuovo in modo più determinato. Chi sta dietro gli assembramenti reazionari ha un nime e un indirizzo.
Con l’attentato alla Freifrau von Beverfoerde si vuole chiedere conto a una piromane intellettuale. L’auto rotta dimostra chiaramente che chi aizza è vulnerabile e può ricevere la risposta necessaria, e che non siamo solx con il nostro impegno lo dimostrano i resti bruciati dell’auto di Beatrix von Storch a Berlino. La parlamentare europea e sostituta dirigente federale AfD è la partner politicia della von Beverfoerde e una delle figure di spicco nell’ombra della „demo per tutti“. Avanti, avanti ancora!
Attacco e non solo difesa.
Avanzare e non cedere.
Per la società liberata.
Fonte: Linksunten